Rune significato: tutti gli argomenti inerenti al significato delle Rune e dell’alfabeto runico antico!
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se vuoi conoscere di più sulle origini e la storia delle rune continua subito la lettura!
Le Rune sono “le lettere” di un antico alfabeto germanico, utilizzate sia ad uso magico/divinatorio ma anche in ambito rituale o commerciale.
Essi sono state ritrovate in tutto il nord Europa, la Scandinavia, le isole britanniche ,l’Islanda, l’italia alpina ma anche nell’america del nord.
Secondo gli accademici La parola “runa” significa mistero, segreto o sussurro e ogni runa ha significati e proprietà specifici, oltre il suo comune valore fonetico, ma troviamo anche traduzioni e radici linguistiche in cui la parola “runa” potrebbe derivare da una storpiatura della parola “Canto”, forse anche in relazione al “Galdr” che prevedeva di cantare i suoni delle Rune.
Ogni runa traduce in un simbolo una parola o una frase concetti importanti ai primi popoli che li hanno utilizzate, che rappresentano le forze della natura e della mente. Ogni runa inoltre possiede una storia collegato ad essa, una relazione con un Dio Nordico, tanto che secondo la tradizione e i miti del nord, le rune ebbero origine da Odino stesso.
come descritto nell’introduzione le “Rune” sono simboli grafici dal valore fonetico, che compongono un particolare alfabeto, che nella cultura di massa viene chiamato con diversi sostantivi come : Alfabeto Runico, Alfabeto Norreno, Alfabeto vichingo, questo in relazione al territorio di origine nel periodo Medioevale, tuttavia nel folklore e nella cultura di massa sopravvive ancora oggi l’idea di un alfabeto runico celtico, sebbene spesso smentita, questa ipotesi potrebbe trovare riscontro in un particolare gruppo di simboli di Origine celtica:
L’alfabeto Runico in realtà è un alfabeto molto più antico, chiamato “futhark“in relazione alle prime lettere che compongono questo alfabeto (Fehu, Uruz, Thurisaz, kenaz), probabilmente in uso dai popoli germanici già durante il periodo imperiale. Tuttavia gli studi archeologici, suggeriscono che l’origine dell’alfabeto runico potrebbe essere in Italia, di probabile derivazione etrusca, oppure dal venetico o dal retico.
per approfondire ulteriormente l’argomento :
l’alfabeto runico composto da circa 24 lettere ( a seconda dell’origine e della versione possono esserci differenza nella disposizione o nel numero delle lettere), viene sotto diviso in tre grosse famiglie, chiamate Aettir (al singolare Aett).
Queste suddivisioni racchiudono 8 gruppi di lettere ciascuna, e l’intera famiglia di rune viene “dedicata” / prende il nome da una particolare divinità nordica:
la tradizione e la storia delle rune è giunta sino a noi oltre che per i ritrovamenti archeologici, grazie anche ai “poemi runici”, particolari poemi di breve durata, molto simili a filastrocche, che ricordano i nomi di tutte le rune e i loro significati oltre che al loro valore fonetico.
È stato teorizzato che i poemi runici fossero tecniche mnemoniche che permettevano di ricordare l’ordine e il nome di ogni lettera dell’alfabeto, e forse potrebbero essere state un catalogo di importanti informazioni culturali, organizzate in maniera da poter essere ricordate facilmente; tra i principali poemi runici a noi pervenuti ne sono sopravvissuti 4 principali :
I poemi runici sono poemi che elencano le lettere dei vari alfabeti runici fornendo per ciascuna runa una strofa esplicativa.
I tre poemi che si sono conservati fino ad oggi sono il poema runico anglosassone, il poema runico norvegese ed il poema runico islandese.
I poemi islandese e norvegese elencano le 16 rune del Fuþark recente, mentre quello anglosassone le 29 del Fuþorc antico.
Ogni poema differisce dagli altri nel metro, ma essi contengono numerosi parallelismi; inoltre forniscono svariati riferimenti a figure della mitologia norrena e della mitologia anglosassone (quest’ultima include anche riferimenti cristiani).
Una lista di nomi di rune è contenuta anche nell’Abecedarium Nordmannicum, un manoscritto del IX secolo, ma se possa essere chiamato poema o meno è oggetto di dibattito.
È stato teorizzato che i poemi runici fossero tecniche mnemoniche che permettevano di ricordare l’ordine e il nome di ogni lettera dell’alfabeto, e forse potrebbero essere state un catalogo di importanti informazioni culturali, organizzate in maniera da poter essere ricordate facilmente; in questo i poemi runici sono stati paragonati ai detti anglosassoni, alla poesia gnomica e ad alcune forme di poesia norrena finalizzate all’apprendimento.
le rune suddivise nei loro tre aettir conservano, densi significati di interesse filosofici e metafisici, tanto che secondo le fonti antiche, gli sciamani sacerdoti delle popolazioni germaniche erano in grado i utilizzare il potenziale di ogni runa a scopi magico – divinatori.
Nel primo caso, spesso i simboli runici, venivano impiegati come sigilli runici, ovvero le rune venivano marchiate, incise, fuse o disegnate per mezzo di particolare tecniche rituali in grado di infondere proprietà magico-divine a questi oggetti, come un amuleto di protezione contro il malocchio, oppure per promuovere la guarigione.
Esistono casi documentati da ritrovamenti archeologici che testimoniano inoltre che le rune e imboli runici venissero tatuati anche sul corpo, sempre con scopi magico rituali, sia sul corpo dei guerrieri che sul corpo dei sacerdoti sciamani.
Mentre secondo tacito e le pratiche a noi pervenute, le rune venivano lanciate su pergamene, o pelli di animali, in modo da poterne ottenere un vaticinio oracolare, tuttavia questo tipo di pratica avvalora l’ipotesi che l’origine delle rune sia da ricercare in etruria, in quanto abbiamo numerose testimonianze scritte della capacità oracolari dei popoli etruschi anche per mezzo della divinazione runica.
Aett di Freya
Aett di Heimdall
Aett di Tyr
come descritto nell’introduzione secondo alcuni ricercatori minori, il significato di Runa potrebbe significare “canto”.
questo tipo di pratica trova riscontro all’interno del “Galdr”, pratica di tipo magio dei popoli nordici, dove alcune parole o rune venivano cantate con tecniche particolare atte ad evocarne il potere.
La parola tradotta dall’antico norreno, significherebbe “incantesimo” ,”incanto”, e inserita in alcune metriche particolari formerebbe il “Galdralag” o “canto Runico”; Questo metro era simile al ljóðaháttr a sei strofe (metrica poetica musical)e, usato anche per il rituale, ma aggiunge una settima strofa.
Un galdr era praticato per alleviare il parto alle donne, ma erano anche usati in particolare per portare alla follia le persone, Inoltre, si dice anche che un maestro dell’arte del Galdr fosse in grado di sollevare tempeste, far affondare navi lontane, rendere le spade smussate, rendere morbide le armature e decidere la vittoria o la sconfitta nelle battaglie.
Esempi di questo possono essere trovati in Grógaldr e nella Saga di Frithiof. A Grógaldr, Gróa canta nove (un numero significativo nella mitologia norrena) galdrar per aiutare suo figlio.
È anche menzionato in molti dei poemi dell’Edda poetica, e ad esempio in Hávamál, dove Odino afferma di conoscere 18 galdrar.
Ad esempio, Odino padroneggiava galdrar contro il fuoco, i bordi della spada, le frecce, le catene e le tempeste, e poteva evocare i morti e parlare con loro.
Ci sono altri riferimenti nello Skírnismál,dove Skirnir usa galdrar per costringere Gerðr a sposare Freyr come esemplificato dalla seguente strofa:
34. Heyri jötnar,
heyri hrímþursar,
synir Suttungs,
sjalfir ásliðar,
hvé ek fyrbýð,
hvé ek fyrirbanna
manna glaum mani,
manna nyt mani.
“Ascoltate, Signori del Gelo,
Sentite, giganti.
Figli di Suttung,
E dei, anche voi,
Come proibisco
e come proibisco
L’incontro degli uomini con la vergine,
(La gioia degli uomini con la Vergine.)”
All’interno delle sezioni dedicate alle Rune e al loro significato, precedentemente introdotte, sono descritte tutte le strofe del galdr per ogni singola Runa.
Le rune ancora oggi vengono utilizzate a scopo magico divinatorie, infatti attraverso la conoscenza di questi simboli si è in grado di “evocare” ed “invocare” il potenziale archetipo insito nella scrittura runica, a tal proposito è possibile eseguire anche delle letture delle rune online gratis attraverso questa app:
in questo articolo dedicato al significato delle rune, abbiamo approfondito tutti gli aspetti fondamenti sulla storia, le orini i miti e le leggende dedicati alle Rune, passando dallo studio delle fonti come i poemi Runici o frammenti dell’ Edda, analizzando le principali parole chiave per ogni runa, e i relativi approfondimenti negli articoli proposti :
fonti: