il rituale di mabon: conoscenze preliminari

Il rituale di Mabon, descritto nelle righe di Templum Dianae, differisce molto dai rituali ordinari trovati in qualsiasi libro di esoterismo o neo-paganesimo,  sia per i significati e gli scopi ad esso associati.
Questo perchè la ricerca e la coscenza storica delle fonti, dei popoli, degli usi e costumi porta ad considerare alcuni elementi che non possono essere ignorati e devono essere per forza considerati nella stesura di un rituale magico.

Questo tipo di rituale vuole essere alla portata di tutti, sopratutto per chi muove i primi passi all’interno sia di un ambiente di stampo magico-esoterico, sia per chi si affaccia le prime volte nel panorama del politeismo, del paganesimo o del neo-paganesimo, sia esso segua le correnti wikkan, sciamaniche, neo-sciamaniche, druidiche, neo-druidiche o comunque collegate o collegabili al panorama del politeismo continentale europeo.

per questi motivi consiglio la lettura preliminare degli articoli sulla ruota dell’anno e dell’articolo su Mabon .

premesse comportamentali sul rituale di mabon

bosco sacro del rituale di mabon

come la maggior parte dei rituali, si consiglia la celebrazione in natura, possibilmente in radure un poco isolate, giusto da poter godere della pace e la tranquillità necessari a celebrare un rito, per questo sarebbe consigliabile, quanto meno esplorare o conoscere le zone in cui voler celebrare il rito (in notturna), in modo tale da evitare di perdersi o mettersi in pericolo, allo stosso modo occorre ricordarsi di mettersi ai ripari da eventuali animali selvatici, che fino a prova contraria sono i “signori” di casa, e giustamente potrebbero non gradire l’intrusione di qualche estraneo…

per questo una perlustrazione diurna potrebbe rivelare tracce di passaggio di cinghiali, come sterco fresco, impronte, buchi per terra o piante decorticate e macchiate di fango.
(a breve scriverò un articolo più completo su come muoversi in un bosco).

cosa non serve per il rituale:
  • candele.
  • strumenti rituali “classici” (athame,dischi ecc..)
  • aprire e chiudere un cerchio
  • celebrare il rito nella propria camera da letto o in casa
  • una congrega o setta
  • nessun tipo di patto

questo perchè molti degli elementi usati provengono da testi del 1900, o sono rielaborazioni di testi medioevali che nulla centrano con il politesimo o il paganesimo, oppure provengono da pratiche magiche che prevedono strutture rtuali organizzate

cosa serve per il rituale
  • una buona predisposizione mentale
  • una mela o un frutto
  • un cero o torcia per illuminare la via
  • la persona

il rito di Mabon: corpus del rituale

Dea Guerriera Medb

Per celebrare questo rito occorre solo un po’ di coraggio per avventurarsi in una zona boschiva o simile, il rito è dedicato alla Dea Irlanedese Medb, a cui è dicato lo stesso Mabon.
La Dea potrebbe gradire anche un offerta di Idromele, ma occorre sottilineare come ella sia una Regina Guerriera e ami lo spirito indipendente e forte delle persone mentre invece, rifugge ai servilismi delle persone, per questo lascio libera scelta a chi esegue il ritaule.

Dopo aver raggiunto l’area designata, accendere un lume (un piccolo cero) per illuminare la zona,
e fissare la fiamma concentrandosi sulLa Regina Medb.
Quando si raggiungenge il momento di massima “tensione” o “ispirazione” recitare la formula ad essa dedicata:

IO {recitare nome o nome magico o i prorpi natali/discendenze} sono giunto in questo loco, a incontrare “An Mor-Rigan Medb, inìon Eochaid Feidlech”

(La Grande Regina Medb figlia di Eochaid Feidlech).

Mor-Rigan Medb:
Signora dei vivi e Signora dei morti, Grande Guerriera!
Giungo per sottopormi alla tua sacra prova e al tuo giudizio di esser Degno!
Invoco la tua protezione e di vincere in tuo Nome!

La formula può essere ripetura una o tre volte, dopo la quale  occorre ricomporsi per ritirarsi qualche secondo in meditazione.
In questo lasso di tempo possono arrivare domande o risposte, può succedere qualcosa oppure niente, l’unica certezza è che nel tempo (mesi,giorni, anni..) si paleserà la prova della Dea, che attraverso essa ci riterrà degni o meno di entrare in contatto con il mondo degli Dei, attraverso modi e modalità che solo la Dea conosce.

quando decidi di abbandonare il loco, spegni la candela (e portala con te.. non sporcare!) e lascia un frutto per i cinghiali… apprezzeranno!

Sappi che non sarà una passeggiata, ma se ti può rincuorare la prova sarà calibrata sulle tue  capacità… e potrai diventare uno dei “guerrieri” della Dea.

Buona Fortuna!

 

 

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Materiali

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